MAURICE CERASI DIPINTI RECENTI 2005-2011 

Municipio di CORTE BRUGNATELLA (PC)                                6- 14 Agosto 2011


Maurice Cerasi, dopo decenni di disegni a tratto e di architettura, di rare incisioni e tempere, torna alla pittura a olio e all’astratto, amori giovanili. Dal 2005 ha prodotto, oltre ad un esiguo numero di ritratti, sei serie di quadri: Interni, Città, The Dead, Quartetti, Materie della Vita, Paesaggi. L’astrazione non preclude la rappresentazione di figure della realtà che vengono composte in insiemi astratti. Il procedimento verso l’astrazione è graduale: l’immagine figurata si lascia distillare sino a diventare mera evocazione della figura-matrice, diventare cioè forma potenziale. Nei quadri più compiutamente astratti ricorre agli alfabeti o ideogrammi del cinese, dell’arabo, dell’ebraico (lingue tutte ignorate dall’autore), persino del sillabico miceneo (il cosiddetto “lineare B greco”, decantazione forse di geroglifici egizi): insomma, ricorre a figure ricavate da simboli resi astratti e perciòevocativi. Così anche – si veda il Quartetto n. 2in composizioni perfettamente astratte si inseriscono spesso profili del paesaggio, quasi sempre dell’amata triade delle Barche, Stampa e Bric della Forca vista da Brugnello. Molti dipinti prendono spunto dall’ossessiva ripartizione in quattro campi coloristici, così come in un quartetto musicale i due violini cercano armonie con i toni più gravi e più caldi della viola e del violoncello, o ad essi si contrappongono. Non sorprenda la diversità coloristica e di corpi formali, di ritmi, di equilibri-squilibri nei vari esemplari di una stessa serie; la sostanza formale e di ricerca è sempre la stessa: sperimentare variazioni sul tema di fondo specifico della serie, tema costante che è dato dall’intonazione peculiare di luci e ombre e dalla ricerca di una composizione basata sull’assemblaggio di parti autonome ma in relazione armonica tra loro. Nella serie The Dead si sperimenta un grande vuoto (nero o bianco) centrale che erode (o è eroso da) colori e segni colorati vivi, ripartiti grosso modo in quattro aree dominanti. Vi è un’associazione di idee o stati d’animo col racconto-“epifania” nei Dublinersdi Joyce The Dead : memoria o obliterazione della memoria, vuoto, suggestione della presenza perduta, paura e tranquilla accettazione della scomparsa. “Tra astratto e figurativo Maurice Cerasi sembra trovare un modo di contenere e rispettare il ciclo della vita. Contenere l'essenza, il punto, il cerchio, il triangolo, studiare gli scorci, le vesti, alla ricerca di vani spaziali oltre la gabbia di cristallo [della realtà]”(Olaf André Bohr nella presentazione della mostra 2010 Milano, Spazio Broggi 5). Nella serie Materie della Vita, quattro blocchi, ciascuno evocativo di figure reali, si ritrovano in una composizione astratta, suggerendo (è una scoperta nel corso del lavoro: non un programma a priori) le componenti degli esseri viventi: carne viva / calcolo, geometrie / strumenti / anelito verso il sole, fotosintesi. Infine nella serie Paesaggi(ma non solo) s’insinua la Val Trebbia: colline, tagli dei torrenti sono presenze, figure evocative, più che visioni paesistiche. In tutto ciò si può vedere non tanto una scelta tra pittura astratta e pittura descrittiva, quanto un procedere verso l’astrazione. Dopotutto ogni pittura che vuole esprimere e non solo descrivere non costituisce un’astrazione rispetto alla pesante realtà del suo oggetto? e ogni pittore non dispera di poter rappresentare nella sua interezza e nel mistero delle sue sfumature la realtà?

 

Mostra patrocinata dalla PRO LOCO “MARSAGLIA VIVA”presso il MUNICIPIO Piazza S. Balletti, Marsaglia 6-14 Agosto 2011 orario 10-12.30 16-18. info: proloco.marsaglia@libero.it